COME REGOLARE L’AUTOSTIMA

come regolare l'autostima

Come regolare l'autostima

Partiamo da una definizione. O meglio, partiamo da una premessa.

L’origine etimologica della parola autostima deriva dal termine greco autos che significa “se stesso” e il verbo latino aestimare che significa “valutare”.

Valutare se stessi è un processo tutt’altro che semplice. Innanzitutto perché per stabilire il nostro livello di auto-stima servono dei parametri di riferimento. Ma quali sono? e chi li ha definiti? e come si misurano? come regolare l’autostima?

Inoltre si corre il rischio della dicotomia: se affermi di avere una alta autostima, rischi di essere assoggettato alla categoria degli individui ritenuti presuntuosi  con un ego ipertrofico. Mentre quando dichiari di avere l’autostima sotto la suola delle scarpe allora l’etichetta con la quale vieni classificato è quella della persona che fa la vittima e ha scarsa fiducia in sé.

Dare la colpa del nostro malessere alla bassa autostima torna comodo, ma non risolve il problema.

L’autostima è un concetto utilizzato come paracadute per dare un valore a quello che stiamo vivendo. Tendiamo a determinare il nostro livello di autostima in funzione del nostro rapporto con l’ambiente esterno. La nostra auto-valutazione tende ad essere più o meno positiva in funzione di quello gli altri dicono di noi, come ci giudicano, quanto ci apprezzano, quanti like riceviamo, quanto ci considerano, quanto ci ascoltano, quanto siamo accettati, quanto i nostri genitori ci hanno amati durante la nostra infanzia.

Le esperienze del passato, i nostri vissuti hanno tracciato un solco profondo nelle nostre memorie cellulari. I detti e non detti hanno trasmesso dei messaggi che abbiamo registrato e che stanno contribuendo a far di noi quello che siamo oggi. Tuttavia lasciare alla mercé altrui il valore della nostra autostima è come contrattare un chilo di patate al mercato. Ma veramente vogliamo permettere che la nostra autos-aestimae sia solo affare di altri?

L’autostima è resiliente. Subisce l’impatto delle emozioni  e dei pensieri che formuliamo in funzione delle esperienze che viviamo. In sostanza quello che determina il nostro livello di autostima non è soltanto quello succede di per sé, quanto piuttosto come “processiamo” quello che ci succede. Posto questo assunto, attribuire l’onere della nostra bassa autostima al nostro capo che ci ignora e non valorizza le nostre competenze o a genitori affettivamente poco presenti, sarebbe una conclusione incompleta.

L’auto-stima è un processo interno che riguarda il dialogo tra noi stessi - noi e l'altro - noi e il contesto

Ha a che fare con  la nostra capacità introspettiva di osservarci e darci valore, incoraggiarci, darci fiducia e credere in sé.

Come regolare l’autostima:

  • iniziare ad mettere a fuoco quei bisogni che sentiamo non essere appagati (non mi sento ascoltatə, mi sento solə, non mi sento al sicuro, non mi sento protettə, sono troppo grande, sono troppo magro, non mi sento apprezzatə, non mi sento realizzatə, non mi sento capitə, non mi sento adeguatə, eccecc);
  • iniziare ad esprimere ad alta voce apprezzamenti per la propria immagine riflessa nello specchio;
  • iniziare ad esprimere gratitudine per la propria unicità, per i propri punti di forza e fragilità;
  • celebrare i propri successi;
  • iniziare ad accogliere la propria imperfezione realizzando che la perfezione è un ideale, fonte di frustrazioni quando ci si ostina: è come tentare di acciuffare una farfalla in volo;
  • congedarsi da alcuni e iniziare a circondarsi di persone che sentiamo apprezzarci autenticamente;
  • accettare che la vita sia fatta di alti e bassi indipendentemente dal nostro impegno;
  • realizzare che quando una persona ci critica sta solo facendo presente che il suo sistema valoriale, emotivo, percettivo, eccecc si discosta dal nostro;
  • ricordarsi che nulla è per sempre, anche il nostro basso livello di autostima

Se pensi che la tua bassa autostima stia intralciando i tuo progetti, parlarne potrebbe aiutarti.

Spostare l’attenzione dall’esterno verso l’interno, con gentilezza è il primo passo di auto-apprezzamento per (ri)costruire la propria autostima, il proprio valore personale e autodeterminare il proprio benessere.

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